Sono alla perenne di ricerca della retta via per essere un corridore con le caratteristiche giuste per poter competere bene e per divertirmi, per questo ricerco, provo,
sperimento.
Nella grande varietà di informazioni che vaga in linea e su carta sono riuscito a ricavare una piccola certezza, al podista serve il fondo. Faccio riferimento alla programmazione piramidale di Lydiard. La nozione è che per poter performare in tutte le distanze del mezzofondo e del fondo è fondamentale avere una base aerobica completa, essere cioè in grado di correre a lungo a bassa intensità con frequenza cardiaca adeguata.
Ho deciso di sottopormi all'esperimento del metodo Maffetone secondo quanto riporta sul suo libro e sul sito internet. Riporterò la pianificazione, le variazioni, le tabelle degli
allenamenti effettuati e i test che farò nella sperimentazione del nuovo
metodo.
L'esperimento
Alcune caratteristiche iniziali per capire da dove inizio:
- FC Max 195 bpm (sprint finale in gara 5 km)
- FC riposo 52 bpm
- VR: 4.09 (èrimato sui 10 km, forse un po’ di meno perché verificata su una gara non piatta)
- Ritmo mezza: 4.46 (no comment…)
- Resistenza aerobica scarsa (vedi capoverso più avanti)
L’intenzione
è utilizzare il Metodo Maffetone per tutto l’anno prossimo, lasciando
comunque dei mesi votati a velocità/forza e preparazione specifica
soprattutto per mezze maratone.
Per
Metodo Maffetone intendo un
periodo di costruzione in cui sviluppare la resistenza aerobica e la
capacità di bruciare grassi secondo le linee guida date dal suo sito e
dal suo libro. Questo periodo di prevalente (ancora meglio esclusiva)
attività aerobica sarà seguito da una fase in cui alternare gare e
allenamenti anaerobici al fine di sviluppare i giusti mezzi per
affrontare le gare obiettivo.
Le modalità sono semplici: allenarsi con il cardiofrequenzimetro, tenendo una frequenza cardiaca calcolata con la
formula 180-età come segue:
Frequenza
cardiaca aerobica massima (FCAM): 180-età (25) = 155 sottraendo ancora 5
battiti (viene suggerito quando si recupera da infortuni o non si
sostengono almeno da due anni le 4 sedute al mese) = 150 bpm
Negli
allenamenti durante il periodo di costruzione è necessario mantenere una
FC nel range FCAM / FCAM - 10 bpm e quindi 140/150 bpm.
Non vi è
tabella di allenamento, mi son prefissato di uscire 4/5 volte a
settimana per un ora circa (nel weekend sopra un ora e mezza) mantenendo
la frequenza cardiaca nel range indicato prima.
Questo metodo
prevede dei test da effettuarsi una volta al mese: riscaldamento di 15
min portando gradualmente la FC a 140 (parte bassa del range indicato) -
8-10 km mantenendo la FC più vicina possibile a 150 (FCAM) e appuntare
la velocità tenuta nel primo km (e che dovrebbe essere il più veloce).
L’obiettivo
è migliorare la caratteristica in cui sono carente, la
resistenza
aerobica. Secondo il tipico differenziale di CL +40/50 da VR io dovrei
correre i lenti intorno a 5’00”/km, ma correndo a quella velocità noto
che la FC media della seduta è 162 bpm e quindi intorno all’83% della FC
MAX. La corsa lenta a quella velocità dovrebbe essere sostenuta al 75%
della FC MAX, sempre secondo i libri che ho studiato
(Pizzolato-Massini). Spero di portare la corsa lenta a livelli
accettabili perché penso che questo possa aiutarmi a sostenere senza
bruciarmi una preparazione specifica per le gare cui ambisco.
Ecco la programmazione del 2015:
Il metodo
Il metodo è stato coniato da
Philip Maffetone (le mie fonti sono tratte dal suo
sito e dal libro
"The Big Book of Endurance Training and Racing"). Il principio che ribadisce più volte Maffetone è che per correre tutte le distanze dai 1500 metri alle ultramaratone è necessaria una componente aerobica importante (essenziale per quanto riguarda le distanze sopra i 42 km). Naturalmente la percentuale di contributo aerobico e anaerobico è differente a seconda della distanza, riporto un esempio da Wikipedia:
Contributo aerobico ed anaerobico
Distanza: 1500 m Aerobico: 70% Anaerobico: 30%
Distanza: 5000 m Aerobico: 78% Anaerobico: 22%
Distanza: 10.000 m Aerobico: 96.5% Anaerobico: 3.5%
Distanza: 21.095 m Aerobico: 99% Anaerobico: 1%
Distanza: 42.197m Aerobico: 100% Anaerobico: 0%
E' quindi necessario stimolare adeguatamente l'adattamento aerobico per poter poi lavorare sulle qualità specifiche relative alla distanza scelta. A tal fine Maffetone ha adeguato il periodo di costruzione tipico della programmazione piramidale di Lydiard alla sua concezione, cioè tenendo sotto controllo la
risposta biologica dell'allenamento tramite il cardiofrequenzmetro. Con la formula 180 - età si ottiene la frequenza cardiaca alla quale lo stimolo aerobico è maggiormente sollecitato senza produrre acido lattico.
Maffetone è molto severo sotto questo punto di vista. Infatti, oltre a raccomandare una dieta a base di prodotti naturali e povera di carboidrati complessi a favore delle proteine e grassi acidi, consiglia di non fare attività che producano acido lattico per tutta la durata del periodo di costruzione. Tutto ciò per massimizzare e ottimizzare lo sviluppo della componente aerobica il più velocemente possibile.
Sostiene infatti che cattive abitudini alimentari e
stress (sia in allenamento con attività anaerobiche che nella vita quotidiana) possano inficiare sullo sviluppo della resistenza aerobica.
Non vi è alcuna tabella o programma nei suoi scritti, gli allenamenti della costruzione della base aerobica devono seguire la regola "spesso, ma tranquillo". In effetti le sedute inizialmente sono a basso impatto e si possono ripetere quasi quotidianamente.
Per tramite della corsa a bassa intensità (totalmente aerobica) si ha uno sviluppo maggiore delle fibre muscolari lente (rosse) rispetto a quelle veloci (bianche). Ciò determina un aumento l'utilizzo di grassi da parte del corpo come fonte di energia per il movimento, e questo anche a intensità superiori ripetto al ritmo blando professato da Maffetone. Questa è una condizione importantissima per il podista in quanto le scorte di carboidrati (glicogeno) presenti nei muscoli e nel fegato possono garantire, se adeguatamente "riempite", un autonomia di un ora e mezza / due di corsa. Al contrario le scorte di grasso garantiscono energia per interi giorni di corsa, ma per essere utilizzate hanno bisogno dello stesso glicogeno. Ne deriva che il corpo utilizza un
mix di grassi acidi e glicogeno per dare energia durante l'attività fisica, e spostare l'equilibrio a favore di un maggiore utilizzo degli acidi grassi permette una maggiore autonomia di corsa anche a ritmi intensi, Questo perchè si risparmia il prezioso glicogeno e non si raggiunge il suo esaurimento, causa di enormi difficoltà che spesso costringono ad abbandonare l'allenamento o la gara. Durante sforzi brevi ma intensi il fisico fa affidamento quasi esclusivamente sui carboidrati, mentre nelle prove lunghe e "lente" fa maggiore utilizzo di grassi acidi
Alla fine del periodo di costruzione, che deve durare un minimo di tre mesi a un massimo di sei, si possono ricercare
stimoli anaerobici in allenamento e/o in gara. Nel libro Maffetone afferma che per molti atleti buona parte del condizionamento anaerobico deriva dalle gare, rendendo non necessario svolgere altri allenamenti anaerobici durante il periodo dedicato alla competizione. Personalmente penso di inserire allenamenti specifici per le gare obiettivo. La fase specifica e competitiva può durare due mesi o tre, dopodichè si ricominica il condizionamento aerobico per altri tre/sei mesi.
Questo è il metodo illustrato a grandi linee.