giovedì 29 maggio 2014

Giro del Varesotto - Tappa 2 Castelletto

Eccoci alla seconda tappa del giro. Il rincoglionimento della giornata mi ha accompagnato per tutto il viaggio fino a Castelletto sopra Ticino dove si svolge la seconda tappa del giro. Fui avvisato che la tappa era bella tosta ma onestamente mentre iniziavo il riscaldamento non avevo pensieri.... tabula rasa. Dopo una ventina di minuti a corricchiare e allungare mi metto in griglia nel bel centro storico della città, ma il Garmin non prende il segnale. Alzando la testa noto che diverse persone che salutando gli aerei provano ad agganciarsi al satellite. Va beh dai mal comune mezzo gaudio.

Nel frattempo però non ho ancora pensato a una tattica per affrontare la gara. Un fischio da la partenza e la folla si infila in una viottola del centro molto stretta che presto si trasforma in una discesa abbastanza ripida. Passo 500 m a zigzagare in mezzo alla gente nella speranza di crearmi un varco e impostare il mio ritmo (che tra l'altro non conosco), alla fine della discesa parte il garmin. Tengo un passo tranquillo a causa dei saliscendi che si ripetono fino ad arrivare sul lungo Ticino dopo una decisa pendenza. Corriamo di fianco al fiume per 1 km circa, affiancato da un paio di ragazzi in cannotta blu imposto nella testa una sfida virtuale con questi tizi che viaggiano più o meno al mio passo. Questo finchè dopo una curva a sinistra mi trovo davanti un muro, la salita anche se corta è netta e ripida e il terreno non da grip. La prendo con calma all'inizio e accelerò in testa superando un po' di gente che aveva esagerato alla base, ma non è finita! La strada passa sotto l'autostrada facendo salire altre tre volte molto brevi ma dopo quella scalata le gambe urlavano pietà. Ci metto almeno 500 metri a risistemare il passo sui 4.10 e poco dopo un cartello indica che mancano 500 mt all'arrivo. Nel frattempo dei ragazzi di 15 anni massimo mi superano e con passo agile scattano verso il traguardo, mi attacco a loro e faccio la mia mini volata verso il finale.

Tappa dura, le salite non lasciano fiato e si susseguono per tutto il percorso, ma il passaggio di fianco al Ticino merita tanto. Ora si va a Gallarate per tentare il personale e attaccare i 20.

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