giovedì 29 maggio 2014

Il nuovo Trail Running

La Valle del Ticino
Mi sono spesso trovato a pensare con divertimento alle donne mentre fanno shopping. Un entusiasmo per le scarpe e i vestiti che non ho mai condiviso.... fino ad ora!

Partì tutto qualche domenica fa...

Ero iscritto a una gara che decisi di prendere senza pensieri su ritmi o tempi finali. 18 km nel parco del Ticino a Galliate. Fino a poco dopo la partenza ero convinto si svolgesse quasi interamente sulle strade bianche o sulle ciclabili del parco, mi sbagliavo. La gara era un trail breve e veloce con pochi dislivelli. Insomma partito con il mio materiale da asfaltista DOC mi sono trovato impantanato nel fango a scartare radici e sassi in mezzo a sentieri larghi poco più della mia pianta del piede.
Ci sono cose che scatenano lo stesso entusiasmo dell'acquisto di una nuova borsa per le donne, e questo per me è stato il trail running.

Il passeggiare tra i boschi è divertente, incredibilmente divertente! La varietà del paesaggio, i diversi tipi di terreno e lo sporcarsi fino alle ginocchia fanno si che il tempo passi in fretta. Si macinano i km senza accorgersene.
Vivobarefoot Breatho Trail
Sentieri di Via Gaggio
Insomma già da quando sono tornato a casa pieno di fango avevo in mente di comprare un paio di scarpe tassellate e mi do da fare. Dopo due settimane di resistenza inutile le compro, ho voglia di passeggiare per i boschi come nella gara di qualche giorno prima e decido di fare un giro nella valle del Ticino, precisamente a Lonate Pozzolo in Via Gaggio. E' un ritorno alle origini perché è in questo posto che ho lentamente mosso i miei primi passi nel mondo della corsa appassionandomi a questo sport. Il piano è lasciare la ciclabile per inoltrarsi nei boschi. Tutto funziona bene, arrivo la mattina presto e mi metto a correre lentamente con una sorta di timore reverenziale per le scarpe totalmente piatte che indosso. Il terreno sotto i piedi si sente tutto, la suola flessibile e comunicativa da la sensazione di poter accelerare. Mi ritrovo in breve tempo ad aumentare il passo man mano che si stringe la strada. Nelle brevi salite non si slitta, i tasselli fanno il loro sporco mestiere. Sento una nuova fiducia, abbandono i boschi di Lonate per lanciarmi in discesa giù per la valle del Ticino. La discesa è ripida e sassosa ma non sento male ai piedi così lascio andare le gambe e superato il canale Villoresi percorro un sentiero di fianco al fiume Azzurro. Ogni scorcio è buono per fare fotografie per ricordare questo mio battesimo. Un paio di km dopo arrivo nei pressi del ponte di Oleggio, so che da qui c'è una bella salita per ritornare in Via Gaggio. Niente di particolarmente ripido ma è abbastanza lunga da doverla prendere con calma. Ancora un elogio ai tasselli che non mancano un colpo, poco dopo sono in cima a godere del paesaggio della Valle. Percorro ancora qualche sentiero prima di tornare alla macchina senza essermi accorto di aver fatto 13.5 Km in scarpe piatte e non ammortizzate.

Scorcio poetico
Sentiero in Via Gaggio
Un esperienza che ripeterò a breve. E' un tipo di allenamento diverso ma complementare a quello che si fa su asfalto. Gli appoggi diversificati riducono traumi ripetitivi e azionano muscoli che non ci si ricorda di avere. Insomma dopotutto 13.5 km in strada fanno fatica a passare, soprattutto la mattina presto quando il sonno e un po' di noia per i soliti viali lunghi km e km fanno passare  la poesia. Prossima tappa zona dei bozz a Arsago Seprio oppure il Parco Pineta a Tradate.

A presto







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