martedì 30 giugno 2015

Il Giro del Varesotto - Settimana 1

Non dico che si aspetta tutto l'anno ma io quando il 12 Gennaio alle 6.58 di mattina, con le mani rese insensibili dai 5 gradi sottozero miei compagni di corsa, riprovo per la terza volta a infilarle nella toppa del cancello.... ecco in quel momento aspetto il Giro!

Finita la Sarnico Lovere ho giusto un mesetto per prepararmi con ripetute brevi e corti veloci. Il mese corre più veloce delle mie ripetute, e mi trovo martedì 26 Maggio a infilarmi le scarpette appena tornato da lavoro.

26.05.2015 - Tappa 1 Besnate

Ricordo che l'anno scorso gli atleti furono docciati già prima di partire. Uno scroscio d'acqua fortissimo si abbattè durante il riscaldamento per smettere appena 5 minuti prima della partenza. Oggi arrivo già sudato al campo sportivo di Besnate a ritirare il pettorale 233 e il chip che mi seguiranno fino all'ultima gara. Il caldo la fa da padrona negli ultimi giorni e ne ho approfittato per acclimatarmi alla corsa serale.
C'è poco bisogno di scaldare i muscoli che si sciolgono in pochi passi, complice anche la compagnia di amici e sconosciuti che si fanno volentieri quattro chiacchiere pre gara.
Memore del tappo che si crea alla partenza decido di sacrificare qualche minuto di riscaldamento a favore di qualche posizione in griglia. I cancelli si aprono e gli speaker annunciano i Top Runner con un sottofondo musicale che carica le gambe. Ma la vera molla è lo sparo. Alle 20.30 arriva il BANG e per 20 minuti non ti ricorderai se prima eri stanco o riposato o dolorante o felice, ti dovrai ricordare solo di spingere.
L'effetto tappo svanisce dopo poche decine di metri in concomitanza con la prima leggera pendenza positiva subito dopo il via. Proseguo recuperando posizioni per un primo km sempre lievemente in discesa. Curva a gomito e si entra nel controviale che nella parte finale inizia a salire. Trovo un gruppo cui aggregarmi per affrontare i prossimi saliscendi.
Appena terminato il rettifilo sento il fiato regolare e il piede che spinge. Mi tuffo nella breve discesa prima di affrontare il primo strappo. Lascio andare il gruppo avanti nelle prime battute per poi accelerare quando ho quasi ragiunto la cima, questo perchè dopo prosegue per qualche metro in leggera salita e se si ha dato troppo non si riesce a recuperare il passo. Dopo pochi secondi ecco la discesa. Sfrutto i primi metri senza spingere per recuperare fiato e poi accelero. Il gruppo si sparpaglia, è vero che la salita non è facile ma la discesa se presa bene può far recuperare posizioni. In fondo c'è poco tempo per gioire, oltrepassata una rotonda si sale subito. Il dislivello è più dolce ma spalmato su più strada. Perdo un pò e spingo solo negli ultimi metri nel tentativo di conservare un pò di fiato per il finale. Qualche curva dopo ho ripreso il passo e anche qualcuno del gruppo, mi lascio cadere in discesa ma stavolta non spingo. Subisco l'ultimo km con la fatica accumulata nelle gambe che mi frena un pò, con un moto d'orgoglio forzo il passo negli ultimi 500m. Dopo l'ultima curva parte la volata vera e propria, quella con il cuore in gola e i polmoni che sbuffano come mantici. Taglio il traguardo in poco più di 19 minuti.
Dopo l'arrivo c'è il tempo per rifiatare e rifocillarsi ai ristori, ma non abbastanza da rilassarsi. Infatti tra due giorni seconda tappa a Caselletto Ticino.

28.05.2015 - Tappa 2 Castelletto Ticino 

Sarà la forma calante, saranno le congiunzioni astrali o sarà perchè ho tirato veramente tanto martedì ma oggi non ho proprio forze. Quella di Castelletto è una tappa di difficile interpretazione, non è mai piatta e ha una bella salita in stile muro poco prima dell'ultimo km. Giusta giusta per troncare l'arrivo in volata.
La serata è calda e umida, si suda stando fermi. Dopo aver parcheggiato inizio subito a scaldarmi e noto che la pesantezza nelle gambe non va via con i minuti. Ho la stessa voglia di correre di quanta ne abbia di leccare una grattugia, ma il giro è anche un pò di sofferenza. Decido di prenderla con calma forzando solo nella salita prima del finale. Bazzico intorno alla partenza sistemata in pieno centro storico (che per la cronaca non è particolarmente largo) e vedo già un nutrito gruppo di podisti accalcarsi sulla griglia.... mancano 20 minuti allo sparo. Corricchio ancora un pò accennando qualche breve allungo rigorosamente in discesa e mi metto in griglia. Finisco naturalmente quasi in fondo, ma l'animo Zen in cui mi trovo mi impedisce di farne un dramma. Dopo aver perso tutti i benefici del riscaldamento parte il colpo di pistola e via.
Alla partenza segue una lieve curva a sinistra dove la strada rimane stretta e scende leggermente. Subisco l'effetto tappo ma finita la discesa si respira un pò e riprendo qualche posizione. Curva ad angolo seguita da un buon rettilineo che mi permette di reuperare un pò di terreno perso in partenza. Un altra curva ci porta alla leggera salita che percorre la via dello start, salvo per la svolta a destra appena prima della zona griglie. Il secondo km percorso con calma lascia spazio alle discese del terzo che, allontanandosi dal centro, ci porta verso la valle del Ticino. Sfrutto la discesa per recuperare un pò di fiato e poi tento di aggredirla ma è troppo ripida e le gambe poco reattive non aiutano. Fiancheggiamo l'argine del fiume Azzurro su un sentiero sterrato che sale a singhiozzi con brevi rampe. Tutto ciò che scende prima o poi sale. Il quarto km infatti riserva la salita più ripida del Giro, proprio alla fine dello sterrato giro a sinistra e mi cammino tutta la salita. Ho ricordi sbiaditi dall'anno precedente che mi riportano alla mente che la maledetta ha ben 3 riprese. Finito la prima ripidissima infatti ne segue una meno ripida ma lunga e quella finale che scollina dolcemente prima di ritornare piatto asfalto.
Ci metto almeno 2-300 m a riprendere un passo decente. Supero ancora qualche anima in pena entrando negli ultimi metri che, tanto per cambiare, sono preceduti da una lieve salita. Impercettibile sprint finale e arrivo in 21'50".
La tappa preceduta da una gara con un giorno solo di recupero diventa ancora più faticosa. Non sono in condizione e si vede, ma mi sono divertito a ripercorrere questo vecchio nemico. Mi attende la 5km più "piatta" del giro, il 3 Giugno si va a Cardano al Campo.

Nessun commento:

Posta un commento