domenica 15 giugno 2014

Giro del Varesotto - Ultima tappa

E' una rovente giornata di Giugno, l'aria è completamente ferma e i termometri segnano 34° durante il giorno. E proprio questa sera si corre l'ultima tappa del Giro del Varesotto a Casorate Sempione. Mi guardo un po' il percorso su Google Maps per vederne le caratteristiche, ignorando completamente che il vero avversario sarà il caldo. Dopo il lavoro torno a casa in un lampo, mi rivesto in tempo record e mi struggo qualche secondo per uno strano dolore dietro il ginocchio. In macchina con il mio fan club personale mi rilasso un po', è strano sentire la tensione per una gara che non mi interessa particolarmente ma ho delle belle aspettative. L'obiettivo è stare sotto i 20'.

Già dal riscaldamento ridimensiono inconsciamente le mie aspettative, la serata è più calda di quanto mi aspettassi. Quattro passi bastano per farmi entrare in modalità risparmio energie, un quarto d'ora totale di riscaldamento con quattro allunghi e via in griglia.

Chiacchiero con qualche nuova conoscenza fatta al giro, si scherza fino allo sparo. E via. Ingrano bene, le gambe girano e tengo i 4'/km che mi aspettavo visto il traffico iniziale. Il primo km è abbastanza veloce e non presenta salite nè curve minacciose, entro nel secondo fiducioso ma qualcosa non va. Il fiato è corto e pesante e non segue le gambe che nonostante qualche acciacco sembrano sciolte. Si passa in centro con un paio di curve e una breve salita, tanto basta per rompere il fragile equilibrio tra lemie gambe e il fiato, cedo sette secondi rispetto al km precedente. So che ora è il momento di accelerare, uscendo dal centro si percorre un lungo rettilineo in impercettibile discesa. Sfrutto come posso a mio vantaggio, galvanizzato dal fatto che qualche atleta di fronte a me inizia già a cedere facendomi guadagnare posizioni. In 4 minuti finisco il terzo km, nel quarto ci si gioca il finale veloce. E' un lungo falsopiano con una brevissima salita che però fa male. Appena superato l'ostacolo sento le gambe dure, il fiato pesante e la fatica ad accelerare. Assecondo le mie gambe e non le forzo. Quarto km più lento della gara in 4.11. Al quinto capisco cosa mi rimane, poco. La leggera discesa aiuta a riprendere un buon passo anche se i polmoni non sono d'accordo. Ignorando il fatto che sia quasi in apnea mi concentro sull'arrivo in pista supportato dal mio fan club. Svolto a destra per entrare nel parco di atletica, una breve porzione di sterrato mi separa dall'ingresso quando scorgo il signore che si vede in foto. Mi ha fatto compagnia in diverse gare, a Gallarate ad esempio mi ha scortato nei km centrali, quelli più terribili, e lo stimo tanto. Lo supero sfruttando la piccola striscia d'erba al centro del sentiero e, nonostante il mio rispetto, non sembra averla presa bene. Ancora quattro passi sull'erba e si entra in pista. Subito sento l'incitazione dei tifosi, ma l'effimera carica che mettono si spegne per stanchezza estrema qualche metro dopo. Mezzo giro di pista ed ecco l'arrivo. Tempo finale 20'55".

Soddisfatto saluto i sostenitori prima di un giro sul campo da calcio per defaticare. Il Giro è un esperienza che va fatta, le gare non sono lunghe ma si vivono con una certa intensità. Prove ravvicinate, percorsi duri e veloci che senza accorgertene ti fanno dire "ma è già finito??". All'anno prossimo.


lunedì 9 giugno 2014

Giro del Varesotto - Tappa 5 Quinzano

Eccoci qua, questa tappa mi ha messo in soggezione visti i consigli ricevuti da diverse persone di prenderla con calma.

Arrivo a Quinzano in perfetto orario, le nuvole che velano il sole fanno salire l'umidità e i piedi rimangono un po' incollati all'asfalto durante il riscaldamento. La tappa è ondulata e si nota subito dalla zona partenza, infatti il riscaldamento lo faccio salendo e scendendo in cima alla collinetta dove era posto il gonfiabile.

La gara è dura da descrivere, dopo lo start il primo km lo percorro abbastanza tranquillo. I saliscendi sono dolci e il traffico mi impedisce di accelerare troppo. Chiuso il primo km si sale, e si sale per 2 km con solo brevi pause in rettilineo. Perdo tempo, chiudo il 2° in 4.53 e il terzo in 4.32. Finalmente si scende, quarto km con un discesone lungo e corto tratto in stile campestre su un prato. Chiuso in 3.56. Km finale inizia con una breve salita, poi si passa in mezzo a un cortile con la ghiaia che affatica ulteriormente. Infine tanto per gradire arrivo in salita!! I 4.17 dell'ultimo km mi fanno chiudere in 22.05.


Tappa più lenta del giro, molto faticosa ma anche molto bella. Molte strade in mezzo ai boschi e uno stranissimo passaggio in un cortile la rendono la tappa più particolare.
Oltretutto l'organizzazione perfetta, due ristori in un percorso di 5 km sono tanta roba. E all'arrivo ristoro con frutta fresca che merita veramente tanto
Ora arriva l'ultima tappa a Casorate, il percorso si preannuncia scorrevole e pianeggiante. Voglio fare il tempo.

mercoledì 4 giugno 2014

Giro del Varesotto - Tappa 4 Somma L.

Poco dopo la partenza, ancora fresco per fare il pirla
Fui avvisato delle salite ma non mi aspettavo un saliscendi per 4 dei 5 km della gara. Somma inizia malino, perso 3 volte con la macchina per raggiungere il ritrovo arrivo in ritardo e sono costretto a tagliare il riscaldamento. La serata però è buona, qualche nuvola vela il cielo ma non è afoso.
Parte il riscaldamento, dieci minuti più qualche allungo e mi infilo in griglia.

Allo start il garmin fa i capricci resettandosi ma per fortuna prende segnale velocemente. Dopo lo sparo la situazione è trafficata come sempre visto che arrivo sempre in fondo alla griglia.
All'arrivo smorfie di sofferenza
Si scende verso il santuario della Madonna della Ghianda, curva netta a destra e subito salita poco pendente. Il primo km lo chiudo in 4.06 e termina nel lunghissimo rettilineo che costeggia la ferrovia. Una salita relativamente corta e una lunga pendenza negativa caratterizzano il secondo km che chiudo in 4' netti, All'inizio del terzo km trovo un gruppo di spettatori che conosco, fa piacere sentire il tifo e accelero ma i miei sogni di gloria si sgretolano insieme all'asfalto. Infatti il terzo km inizia su una strada di campagna completamente sterrata che, tanto per cambiare, sale! La salita e lunga e con il poco grip si raddoppia la fatica. Riprende l'asfalto. Non appena scollinato segue un altro lungo rettilineo in piano nel quale chiedo alle mie gambe di accelerare ma non si schiodano. Chiudo il terzo km in 4.28 e il quarto in 4.11. La fatica si fa sentire e anche le strette stradine di paese del quinto km con le loro curve ci mettono il loro zampino, accelero comunque. Manca poco e la strada risale fino a 200 m dal gonfiabile. Di energie ce ne sono poche quindi mi concedo solo lo sprint finale.
Finisco con la lingua fuori la tappa di Somma L. Tempo reale 20'59".

Il morale è alto perché su una tappa dura ho comunque tenuto un ritmo medio alto e soprattutto il tifo ti mette le ali ai piedi. Ora mi attende Quinzano che molti mi hanno riferito essere la tappa più dura del Giro. E andiamo!!
TRACCIA
Riunione coi tifosi nel dopogara

Giro del Varesotto - Tappa 3 Gallarate

Dopo la tappa spezzagambe di Castelletto si corre per Gallarate tentando il personale. Ho un tarlo in testa che mi suggerisce di non mollare il piede dall'acceleratore e farla tutta sotto i 4'/km per abbattere il muro dei 20'. La tappa lo permette, quello di Gallarate è un percorso totalmente pianeggiante anche se un po' più lungo di 5 Km. Infatti la lunghezza si attesta a 5.4 Km totali, ma questo prima della gara io non lo sapevo.

L'urlo del guerriero
Arrivato venti minuti prima inizio il mio riscaldamento solito fatto di corsa lenta con 5-6 allunghi a ritmo gara. 20.25 Già in griglia, i muscoli fanno in tempo a freddarsi un po' ma lo sparo è puntuale. Purtroppo in griglia sono dietro, passo il primo km senza riferimenti perché il Garmin non è partito ma sento che il passo è buono. Concludo il secondo km in 3.43, sto andando un po' troppo per recuperare il tappo della partenza allora rallento. Il percorso pianeggiante permette di restare in spinta, con lo sfaldarsi del gruppo resto vicino a un signore sui 60 che ne ha davvero tanto e mi aiuta a chiudere un altro km a 3.53. La giornata di grazia per le velocità supersoniche (per me) è agli sgoccioli, si presenta un dolore allo stomaco che mi costringe a rallentare ma mi vedo già al passaggio dei 5 km sotto i 20' e allora tengo duro (e stretto) e vado avanti. Noto che comunque supero ancora un po' di concorrenti e riesco a non perdere troppo, passaggio ai 4 in 3.58. La sensazione che ci sia qualcosa che non va mi si fa presente ogni volta che accelero, l'intenzione era fare il 5° Km a tavoletta ma proprio non ci riesco. Il percorso ora ci fa passare per le vie del centro storico e so che sono poco più di 500 m al cartello e 700 alla fine. Vada come vada spingo, stop all'orologio al cartello del 5° km in 19'50". Missione compiuta!!! Scopro poi successivamente che il cartello era addirittura più avanti rispetto al reale 5° km di almeno 200 m che si traducono in una trentina abbondante di secondi, ma mi interessa poco perché il muro è abbattuto. Ultimi 200 m in volata per arrivare urlante e felice al traguardo.

Ottima prestazione nella tappa per fare il tempo. Che dire, soddisfattissimo. Ma la prossima sarà dura, Somma Lombardo ha un percorso pieno di saliscendi.